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Oltre alla città di Candia l'isola era famosa per essere il luogo
delle "cento città": borghi, castelli, villaggi punteggiano vivacemente
la mappa del sito. È da ricordare che dei 218.000 abitanti censiti nel 1583
circa 190.000 risiedevano fuori dalle quattro città principali (Candia,
La Canea
, Retimo
e
Sitia
); nel 1636 l'aumento demografico
generale della popolazione di Candia distribuiva 223.000 abitanti nelle
campagne contro i 31.000 delle città. I viaggiatori che dal Quattrocento ci
descrivono l'isola non possono fare a meno di notare la particolarità di
questa straordinaria densità abitativa che la contraddistingue e che la
differenzia dalle altre isole mediterranee. Ma è con realismo che i
provveditori veneziani ci descrivono la
realtà architettonica ed esistenziale di tali insediamenti. Giacomo
Foscarini parla di nuclei dediti pressoché integralmente ad
attività rurali, talvolta completamente abbandonati, "inselvatichiti",
"per la longhezza del tempo et varii incidenti in parte smantellati".
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