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L'immagine di Sitia
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A Sitia  ricorrono problemi analoghi a quelli di Retimo . Il provveditore  Luca Michiel la descrive come luogo "aperto, debole, senza porto, vecchio e ruinato". Assai distante dalle altre città, si presenta quasi isolata ed indifendibile, esposta alle scorrerie di corsari. Il rifacimento del vetusto e cadente castello quattrocentesco secondo il disegno del Monanni risulta particolarmente opportuno ancora più che per il "decoro" pubblico, per la tutela e la sicurezza di quegli infelici "segregati" che lo abitano. Così nel 1625 Francesco Morosini intraprende l'avvio dei lavori. Solo le continue incursioni turche faranno maturare la risoluzione estrema troppe volte rinviata: nel 1651 il generale Mocenigo decide di spianare Sitia per evitare che i nemici la sorprendano "lontana da soccorsi".

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