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La pace e la guerra - La guerra di Candia previous 8/8 next

Candia: la cavalleria feudata
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Accanto alla milizia di fanteria si trovava a Candia  un'altra forma di milizia, quella della cosiddetta cavalleria feudata  composta da nobili che beneficiavano di feudi. Dapprima tali nobili mantenevano un certo numero di cavalli in proporzione all'entità del proprio patrimonio. In seguito, i feudi vennero suddivisi tra gli eredi a causa della mancanza di una legge successoria che privilegiasse il primogenito o comunque uno degli eredi -- sul tipo del fidecommisso  o del maggiorascato  diffusi nell'Italia e nell'Europa coeve. Tale polverizzazione delle rendite feudali ebbe naturalmente ripercussioni assai negative sull'efficienza della milizia. Il capitano Paolo Contarini così descrive la condizione dei nobili candiotti nel 1578: "per la maggior parte sono poveri si fattamente che non solo non possono mantener un cavallo che sia buono, ma sono astretti per la povertà a star nelle ville non havendo modo di comparir nella città; sono miserabili e molti di essi hanno per la povertà perduta la nobiltà". Tale depauperamento li costrinse a smarrire definitivamente l'antica virtù: "sono atti a ogni altra cosa più che all'esercitio della cavallaria, sì per la loro natural negligentia, come per esser sforzati di attendere ad altro esercitio per trovar modo di vivere".

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